Un caffè con l’albergatore

Un caffè con l'albergatore

Dopo aver discusso con esperti del settore, mi sono posto una domanda che mi affligge da tempo, nel corso degli anni e delle esperienze nel meraviglioso mondo alberghiero. Dai vari ruoli svolti, passando per la consulenza fino a diventare albergatore, ho notato e continuo a notare cambiamenti continui in tutto ciò che mi circonda.

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Da quando sono entrato nel settore negli anni '80, il mondo è cambiato in modo significativo.

Siamo passati dalle agenzie di viaggio, ai tour operator, al telex, al fax e ora alle e-mail. Stiamo assistendo a un’evoluzione tecnologica che fa sembrare il passato l’era dei Neandertal. Oggi abbiamo risorse come RMS e PMS evoluti, software di AI e molte altre tecnologie che bombardano la nostra vita quotidiana.

Ma andiamo per gradi.

La reception ha subito trasformazioni epocali, con cambiamenti che si estendono a tutte le risorse ad essa collegate. Siamo passati dagli allotment fissi alla presunta libertà offerta dalle principali OTA di oggi. Nel lontano 2015, dopo l’esperienza come direttore, sono entrato nel mondo della consulenza, affrontando un primo grande cambiamento: aiutare le strutture in tre ambiti chiave: formazione, distribuzione e controllo di gestione.

La formazione è diventata molto avanzata, ricca di contenuti ma spesso carente di personalizzazione per tutto lo staff. La distribuzione è sempre più completa e complessa per il reparto commerciale. Il controllo di gestione è diventato sovra-inflazionato, pieno di numeri… ma quali sono davvero utili? Dobbiamo capire insieme la risposta.

I liberi professionisti, come me, si sono sempre più concentrati su questi aspetti, trascurando la realtà quotidiana che accompagna gli albergatori. Spesso i consulenti dimenticano o non considerano gli altri impegni microscopici, come fare la spesa, pulire la piscina, tagliare l’erba con il trattorino, controllare la pulizia delle camere, verificare le caldaie e così via. Sono esempi di una realtà sconosciuta fino a quando non si vive dall’altra parte della barricata.

Oggi non basta saper vendere. Secondo me, è più importante saper gestire al meglio tutti i particolari che compongono questo mondo meraviglioso, o almeno cercare di farlo.

Mi sono posto la stessa domanda che spesso ho fatto ad albergatori, amici e colleghi, e ho trovato principalmente due vere grandi risposte da cui partire: come albergatore, vorrei avere più tempo libero e fare sempre maggiori profitti.

Credo che queste due prerogative siano la risposta ai miei desideri, che mi hanno spinto a cambiare il modo in cui mi propongo come consulente. Non mi interessa solo consigliare il miglior software o offrire una formazione sempre più avanzata, ma voglio davvero capire meglio cosa desiderano gli albergatori, perché è ciò che voglio anch’io.

Gli approfondimenti che condividerò con colleghi ed amici saranno focalizzati su questi due aspetti fondamentali, anziché sul solito discorso riguardante software miracolosi o soluzioni che trasformano una struttura in una fonte inesauribile di guadagni con un semplice clic.

Dopo tanti anni trascorsi nelle trincee delle strutture, ho capito che non esistono oracoli o miracoli. Ciò che conta è la volontà di credere e di mantenere sempre viva la passione.

Marco Rossi

Consulente per Strutture Ricettive

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