01 Ago Tecnologia vs Valore umano: intervista a Italo Paltrinieri
Tecnologia vs Valore Umano
Il rischio di buttare soldi su un software che non ti serve, solo perché lo usano tutti. Cosa fare invece?

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Ascolta l’intervista con Italo Paltrinieri
Buongiorno a tutti! Il tema di oggi è una sfida neanche tanto velata fra le applicazioni tecnologiche ed il valore umano. Per approfondire questi temi che sono importanti in questo momento storico, abbiamo con noi oggi Italo Paltrinieri, un professionista che ho l’onore e il piacere di conoscere da tanti anni e con il quale collaboro, proprietario dell’hotel Rosso Frizzante di Sorbara e consulente docente formatore per varie aziende in Italia.
Con Italo toccheremo diversi temi. Come domanda introduttiva parliamo proprio dell'area tecnologica e di questa sfida verso il valore umano. Italo, nelle tue consulenze, all'interno delle strutture, come la vedi questa sfida?
Questa è una sfida interessante. Probabilmente è uno dei punti cardine per organizzare al meglio il lavoro all’interno dell’azienda. Bisogna tener presente alcuni aspetti. Intanto la tecnologia naturalmente non è nemica, ma non non può neanche sostituire interamente l’uomo. La tecnologia è uno strumento e va adeguata alle nostre esigenze.
Questo è un dettaglio importante; non c’è una tecnologia buona per tutti e non c’è una tecnologia che non va bene per nessuno. Ci sono naturalmente le buone e le cattive tecnologie, però ci sono anche le caratteristiche che hanno le singole strutture e che hanno i singoli mercati di riferimento della struttura.
In questo ambito bisogna capire di cosa abbiamo bisogno esattamente, come può lo svolgersi dei lavori aiutare la nostra crescita. Per fare questo ci sono vari strumenti ed è necessaria una conoscenza approfondita dell’offerta che c’ è nel mercato.
Dobbiamo avere la capacità di evitare di scegliere uno strumento oppure l’altro esclusivamente, ad esempio per motivi di costo. Perché spendere poco? Avere uno strumento non funzionante non è una spesa, ma è uno spreco. Non avrò il lavoro fatto bene e in più ho usato delle risorse. La cosa che consiglio io in questo passaggio, è affidarsi ad un buon professionista. Devo ascoltare certamente i pareri dei venditori e dei commerciali delle singole aziende, però non posso fidarmi esclusivamente di questo, ognuno tirerà l’acqua al proprio mulino, mentre io invece ho bisogno di un giudizio terzo fatto da un professionista che capisca le mie esigenze e che mi aiuti a scegliere, a implementare e poi a far diventare parte integrante la tecnologia che andrò ad acquistare per le mie funzionalità.
C’è da fare qualche ragionamento, naturalmente anche sull’aspetto umano. Abbiamo detto all’inizio che l’aspetto umano va mediato con la tecnologia e dobbiamo arrivare ad una giusta mediazione che passa necessariamente anche dalla formazione.
È bellissimo quello che ci dici, Italo. Però ora la domanda un po' più bruttina Per certi versi questa sorta di bilancia che dobbiamo tenere in pari con il giusto strumento tecnologico usato dalle giuste risorse o dalla giusta risorsa, dipende spesso dalla misura della struttura. Beh, ti rifaccio la domanda nelle tue consulenze, nelle tue strutture, anche quelle che gestisce direttamente quante volte ti sei imbattuto nella persona idonea e correttamente formata?
In realtà ci sono delle importanti eccezioni, cioè non capita spesso, capita raramente ma capita, di trovare invece persone in grado è di comprendere, di utilizzare al meglio e di sfruttare qualsiasi software o strumento che viene messo loro a disposizione.
Naturalmente sono appunto delle eccezioni, perché non si può fare niente se non c’è un lavoro dietro, quello che si fa nella crescita formativa. Spesso si delega questo strumento all’utilizzo di una persona sola; se lo permette la dimensione dell’azienda sarebbe meglio invece condividerlo in modo che tutti ne possano fruire, che possano conoscere la tecnologia messa a disposizione e dare il loro contributo per farla funzionare meglio. In questa situazione, invece di avere una testa, avremmo più teste pensanti che si confrontano con degli strumenti tecnologici e in questo modo otteniamo il risultato migliore. È un processo quello della formazione nel campo alberghiero, un vero e proprio processo che deve entrare dentro alla testa dell’imprenditore in prima istanza. L’imprenditore deve capire che creare valore all’interno della propria struttura vuol dire anche creare formazione. In tempi come questi, dove ad esempio ci sono problemi di un grandissimo turnover ed è difficile pensare alla formazione, ci possono venire incontro degli strumenti adatti. Ci sono strumenti tecnologici. Sto pensando a Booking Engine, PMS o qualsiasi altro strumento che possiamo utilizzare, che sono ad esempio di facile apprendimento, e questa è una delle caratteristiche che io posso cercare negli strumenti che vado a trovare. Uno strumento che abbia un percorso di conoscenza molto più breve e di altri che sono più macchinosi, più più complessi e anche se ottengono lo stesso risultato che io darò un occhio a chi riesce a darmi una tecnologia facile anche questo devo mettere in campo nelle mie scelte.
Quindi secondo la tua visione, ma devo premettere che è anche la mia visione, lo strumento di cui ci dotiamo, al di la' della scelta che deve essere chirurgica sulla nostra struttura, deve essere snello, di facile comprensione e di facile adattabilità. Quindi non pensi che i, chiamiamoli “vecchi mammuttoni” di una volta, debbano un po' lasciare il passo a questi strumenti più moderni, più tecnologici ma soprattutto di più facile comprensione?
Uno strumento più moderno diventa più moderno anche quando è maggiormente fruibile, e questo lo posso vedere, ci aiuta. Negli ultimi anni, negli ultimi cinque/sette anni, si è sviluppata la tecnologia cloud, che mi consente tante volte una facilità di utilizzo, una condivisione più semplice, strumenti più moderni. Pensare a un software che ha origine vent’anni fa è molto diverso che avere un software che ha un’origine di tre/quattro anni, è più fresco, lavora meglio, è più fruibile per tutti e ci darà maggiori soddisfazioni. Hai usato una parola strana il vecchio “mammuttone”; la utilizziamo un pochino tra di noi questa terminologia però esistono ancora e spesso vengono scelti perché c’ è mancanza di formazione.
Mi capita di trovarmi con il direttore di grande esperienza che ha cambiato anche varie strutture, però è affezionato a quello strumento e purtroppo il più delle volte c’è soltanto una pigrizia di fondo, di voler cambiare, di voler mettersi in gioco, di capire cosa c’è di nuovo e come possiamo modificare i nostri metodi di lavoro. Questo diventa penalizzante poi per la struttura.
Io consiglio vivamente, prima di fare una scelta, di dare un’occhiata, di darsi un’occhiata intorno e valutare anche le piccole aziende indipendenti che possono offrire molto e possono cucire su misura qualsiasi tipo di software adatto alle nostre necessità.
In questa situazione, quando si pensa a un software o si fa analisi per cominciare a progettare un software, ormai le tecnologie di massima sono condivise. Quindi in questo settore non è vero che più grande è meglio, spesso ci vuole la misura giusta e senza pensare “prendo quello strumento perché lo utilizzano tutti”, oppure perché è il più famoso ed è il più venduto. Devo pensare semplicemente cosa serve a me, cosa va bene a me e capire quali sono gli aspetti positivi, gli aspetti negativi, fare una cernita e prendere alla fine la decisione giusta.
Fatevi affiancare. Una consulenza in quest’ambito non è una consulenza troppo impegnativa, non mette in discussione il modo di lavorare, pero’ può essere una vicinanza che ci fa scegliere bene e ci risparmia tanti disagi che verranno in futuro.

Beh, indubbiamente bello quello che ci dici, anche perché abbiamo ripercorso un po' questo piccolo viaggio nel tempo tornando indietro parlando di qualcosa che ci è stato e che c' è ancora oggi. Però pensiamo un attimo a un post e pandemia, una guerra in corso a parole bruttissime da dire, come vedi il tuo domani di questa tecnologia, di questi valori umani, all'interno delle strutture che vogliono emergere, che vogliono fare passo in avanti?
Siamo in tempi in cui è difficile prevedere il futuro. Non ci è dato mai sapere il futuro. Però spesso nel nostro mestiere ci dobbiamo adattare a cercare di immaginarlo, per prendere decisioni, per fare scelte che siano dalle più tattiche, dai prezzi alle più strategiche che riguardano le parti basilari del nostro business.
Immaginiamo un po’, ce lo siamo sempre sentito dire, due rette parallele non si incontrano mai. Se io volessi vedere una retta nel valore tecnologico e una retta nel valore umano. L'equazione si perfeziona secondo te? Ce la facciamo?
Ce la facciamo nel momento in cui queste rette le facciamo incrociare e lavorare tra di loro. Non esiste piu’ l’aspetto tecnologico. Non esistono più delle rette parallele che non si incontrano e due piani diversi. “Questo mio dipendente è bravo a trattare i clienti, questo è bravo invece a utilizzare la macchina, e a ognuno do il suo compito”.
Io devo fare in modo che si incrocino le cose. Devo avere una una macchina, uno strumento, un software che sia facilmente utilizzabile da tutti, che dia la possibilità di essere appreso in un modo semplice e veloce e avere anche la possibilità da parte di qualsiasi operatore di saper trattare, di saper stare a contatto con la clientela e con le esigenze.
Stare a contatto con le persone non significa soltanto con la clientela. Io devo avere del personale che sia in grado anche di stare tra di se. Anche il rapporto tra i vari settori, tra le varie professionalità, deve essere sempre ben raccordato e in questo la tecnologia mi può aiutare. Pensate a quanti scambi di informazioni devono avere i vari reparti all’interno dell’albergo e quanto ci facilitano dei buoni PMS; se sono strumenti fatti bene, danno le informazioni giuste, organizzano la colazione, organizzano il lavoro delle camere, organizzano il lavoro della sera, le assegnazioni, e organizzano i cambi turni per bene e riescono a far arrivare a chi fa il turno dopo tutte le informazioni del turno precedente. Insomma, ci sono tanti momenti in cui la tecnologia è importante, non lavora da sola, è una retta che percorre una strada. Nella stessa direzione va la retta che riguarda il valore umano. Ecco, non teniamole parallele, ma facciamole incrociare tra di loro: più si incrociano e più si forma quella sinergia che giocherà a nostro merito.

Beh, io credo che Italo, toccando questi punti, abbia veramente approfondito tutti i temi che gli abbiamo chiesto. Come dico sempre, Italo rimane a nostra disposizione nei commenti di questo post che esce potete scrivere qualsiasi tipo di informazione, dubbio, necessità. Italo come sempre si prende l'impegno di rispondere personalmente a chiunque abbia bisogno anche di un punto di approfondimento. Io Italo ti ringrazio di essere stato qui con noi.
È stato un piacere da parte mia.