18 Dic PMS in Hospitality intervista a Marco Mari
PMS in Hospitality
il Pms in cloud e il sistema delle api aperte: tutte le novità dal mondo della tecnologia per gli hotel.
Nel panorama di prodotti tecnologici che aumentano l’efficienza delle nostre strategie alberghiere diventa sempre più importante sapersi orientare e scegliere la soluzione adatta alle esigenze attuali e future della struttura ricettiva. Con Marco Mari oggi parliamo di PMS in cloud e soprattutto del sistema delle API aperte, che consentono un’integrazione indispensabile tra i diversi software.

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Ascolta l’intervista con Marco Mari
Buongiorno a tutti. Un tema a noi tanto caro quello del PMS, del gestionale. Vogliamo un attimo approfondirlo. Oggi abbiamo nostro ospite Marco Mari, fondatore e ideatore di 5stelle* native cloud pms. Andiamo da Marco a chiedere subito qualcosa di importante su dei temi attuali. Partiamo una domandina semplice, semplice. Marco, che è successo negli ultimi due anni nei gestionali?
Ottima domanda. Diciamo che dal mio punto di vista che è stata la conferma definitiva del cloud. C’è stata proprio questa conferma, questa espansione definitiva dei gestionali in cloud con un ulteriore passo avanti. Chi magari era sempre pieno e faceva atica anche solo a pensare di cambiare PMS con lo stop forzato della pandemia ha avuto l’occasione di ripensare ai propri processi. Lo stop ha portato anche hotel più grandi, piccoli gruppi alberghieri, insomma, situazioni tipicamente più complesse che avrebbero prima fatto fatica a cambiare PMS li ha portati invece a guardarsi intorno e a migrare verso il cloud.
Durante questa fase, in aggiunta ai classici vantaggi “accedi ovunque”, “non hai spese hardware”, i cloud si sono evoluti ulteriormente verso il sistema delle API aperte. Adesso non voglio farla troppo tecnica, ma la possibilità che ti da il cloud di connetterti molto più e molto meglio con altri sistemi. E questo sta spalancando delle opportunità che prima gli Hotel non avevano.
Questa è una novità davvero interessante. Adesso io come albergatore, ti faccio una domanda. Cosa può cercare un albergatore “evoluto” in un Pms di ultima generazione? Andiamo un po’ più dentro quello che è stato introdotto.
Sì, anzitutto dal nostro punto di vista cerca flessibilità, flessibilità nella configurazione del prodotto, flessibilità nelle connessioni. Tornando al discorso API aperte, non esiste più il software come monolite.
Cambiare PMS è un’operazione che l’hotel. non vorrebbe fare spesso e quindi nella scelta del PMS diventa fondamentale avere la garanzia sull’arco di molti anni di scegliere un prodotto che si potrà connettere ai sistemi che emergeranno negli anni futuri. Quindi non avere diciamo un recinto dentro cui essere chiuso, ma avere una situazione in cui ho, diciamo un mio puzzle, che costruiro’ e potrò modificare di anno in anno.
Ulteriori richieste vertono sulla semplicità dell’utilizzo. Sono passati i tempi in cui per imparare un CMS devono venire un paio di persone in hotel e restare lì una settimana e una semplicità nella formazione.
Non ti dico nulla di nuovo se andiamo a parlare della crisi che c’ è stata da un punto di vista proprio della ricerca di personale. Se quindi ho turnover piuttosto che trovo finalmente una persona all’ultimo minuto, devo avere la sicurezza che mi possa iniziare a usare il PMS in qualche ora, non in qualche giorno.

E’ Proprio così. In effetti questa è una tematica che abbiamo affrontato nel blog, insieme altre sfide che purtroppo oggi affliggono il mondo dell’hospitality. Torniamo ora un attimo ai dati che ci può dare un PMS. Essenzialmente, e anche volendo andare un po' più a fondo, quali sono i dati più importanti di cui l'albergatore ha bisogno per disegnare le sue strategie oggi?
Mi fai una domanda molto ampia e molto interessante. La prima risposta che mi viene di getto è: tutti ma ordinati. E qua torniamo subito al discorso Business Intelligence. Diciamo che andando verso i cosiddetti big data, quindi alla disponibilità di un oceano veramente di dati tanti in tempo reale, ma non ordinati, il rischio è quello di perdersi,
Quindi i dati che servono sono se non tutti tantissimi. Il problema diventa, come vederli questi dati. Perché, salvo grosse realtà, non è che l’albergatore, il piccolo gruppo di hotel possa avere persone che stanno 8 ore al giorno a guardare i dati; quindi il discorso è andarli a filtrare, andare a scegliere quelli che interessano.
A questo punto, se abbiamo capacità di analisi e poi possiamo applicare dove vogliamo. Penso al revenue management, penso al marketing, all’unione all’interazione di questi due elementi, ma anche a decisioni più strategiche. Cioè ti faccio un esempio banale: ho delle camere da rifare, voglio ripensare al mio hotel. Ho in questo momento 10 camere family. Mi conviene mantenerle, mi conviene diminuirle? Cosa mi comportano queste camere family? Tutto questo genere di decisioni strategiche devono derivare dai dati. Non è più il momento di fare la pancia.
Quindi è un passo notevole in avanti di questa tecnologia che ci sta arrivando. Ma secondo te qual è la miglior tecnologia oggi pensabile per un albergatore medio che si vuole evolvere?
Stiamo andando verso un modello di sistemi che dialogano tra loro e non c’è più, come dicevo, il monolite. A questo punto quello che il cloud mette a disposizione sono dei protocolli di comunicazione standard che permettono di interfacciare i vari sistemi.
Penso a PMS, Channel Manager, Revenue Management System. Quindi alla fine per l’albergatore avere un’idea della tecnologia che c’e’ sotto diventa quasi secondario. L’importante è sapere che questi sistemi abbiano la possibilità e la capacità di dialogare tra loro. Dopodiché, se vogliamo andare un po’ più a fondo tra gli albergatori più tecnici sicuramente chiedere al proprio fornitore che tecnologia sta usando può essere interessante, anche solo per essere sicuro che stia usando una delle tecnologie diciamo di maggior utilizzo, perché se si utilizzano tecnologie molto diffuse, è chiaro che il prodotto tipicamente ha vita più lunga, meno problemi di manutenzione, eccetera eccetera.
Ora un quesito più che una domanda che magari ti sarai sicuramente sentito fare anche da altri albergatori. In Italia abbiamo circa trentadue mila strutture ricettive. Come può un gestionale. che non è un monolitico, per carità, che include bellissimo, elastico quanto vogliamo, ma è in grado di andare a plasmarsi sulle immense variabili che ognuno di questi alberghi può avere?

Assolutamente. Ogni albergo è un microcosmo, anche perché il mercato italiano, come sappiamo, è caratterizzato da uno degli indipendenti e piccoli gruppi.
Quindi ci vediamo chiedere, di nuovo, flessibilità nell’utilizzo, possibilità di scegliere il proprio puzzle tecnologico e scalabilità nei costi. Non è un mistero che il cloud sia tipicamente più economico, perché si risparmia nell’hardware, ma non è un mistero anche che è scalabile. Quindi com’è naturale. Un dieci camere non paga come un trenta camere che non paga come cento camere e anche questo è un punto importante.
Dopodiché altri punti che vorrei sottolineare sono sicuramente l’adeguamento alle normative di legge. perché insomma, le leggi si evolvono. Pensiamo alla fatturazione elettronica corrispettivi.
Ad esempio, la possibilità di inviare la pubblica sicurezza sul web service è stata attivata quest’anno, quindi sicuramente il mercato italiano chiede questi adeguamenti e richiede possibilmente senza costi esorbitanti. E poi vediamo che ci viene chiesto sempre di più un discorso di automazione ed eventi in tempo reale.
Non esiste che l’hotel debba mandare ad esempio una mail di benvenuto a ogni cliente a mano, oppure che ogni cliente che fa una richiesta dal sito non debba avere una risposta automatica o ancora che non sia possibile pre autorizzare in automatico.
Quindi vediamo sempre più una tendenza a chiedere automazione e a chiedere delle risposte, appunto, a quello che succede in tempo reale. Quindi nuova prenotazione? La prenotazione arriva dopo domani? Faccio in automatico una pre autorizzazione. E anche tutto questo genere di eventi veramente cambiano tantissimo da un Hotel all’altro; è quasi un abito sartoriale il discorso dell’automazione degli eventi.
Vorrei adesso approfondire un tema che abbiamo citato prima: quello delle API aperte. Come si evolve l'integrazione a livello di compatibilità e di facilità d'uso? Perché oggi abbiamo bisogno di avere sempre più sistemi gestionali che parlino molto bene fra di sé per semplificarci il lavoro e farci lavorare meglio. Su questo che idea hai te?
Guarda, su questo mi sento di dirti che come 5stelle siamo abbastanza dei veterani. Mi spiego meglio. Chi ci segue e chi ci conosce sa che noi abbiamo il nostro booking engine. Ma nonostante questo, essendo per la libertà di connessione, ad oggi abbiamo connesso più di trenta booking engine esterni. Devo dire che la connessione, tutto sommato, è facilitata da uno standard condiviso. che permette delle comunicazioni piuttosto facilitate tra sistemi. Permettiamo inoltre di decidere ogni singolo hotel cosa gestire da PMS e cosa da booking engine.
Bello, siamo entrati proprio verticali su qualcosa che può servirci. Erroneamente, spesso noi pensiamo al booking engine solo uno strumento di vendita mentre deve essere totalmente ben integrato con il proprio PMS, altrimenti rischiamo di sparare al buio. Tocchiamo un tasto che ci riguarda un po' da vicino. Nel 2023 e a seguire, come vision piu' a lungo termine, come vedi l'evoluzione di questa specie?
Indubbiamente fa parte del mio lavoro pensare a quelli che saranno gli sviluppi futuri. Diciamo che se lato 5stelle parliamo di Mission, quindi di quello che vogliamo fare in senso lato, penso rimarremo assolutamente aderenti al nostro motto “Smart Freedom”. Vogliamo e continueremo a cercare di semplificare la vita agli albergatori italiani. Di cose complesse al mondo ce ne sono già tante, se possiamo avere un PMS semplice da usare, da imparare, tanto meglio. Se però cominciamo a pensare, diciamo a cosa succederà ai PMS nei prossimi anni Io sono dell’idea che per prima cosa bisogna capire l’evoluzione in corso. Siamo passati dal PMS come un software per far fatture con appiccicato un planner.
Ci siamo evoluti a un datahub, che riceve e manda dati in maniera bidirezionale e il più possibile in maniera ordinata. Il futuro andrà sempre più verso questa direzione, quindi una gestione dei dati a cui agganceremo la business intelligence, cui continueremo a tenere agganciati booking engine, channel manager, revenue management system, ma anche sistemi che ad oggi neppure pensiamo.
Il PMS diventa quindi il cuore dei dati della mia azienda.
Se posso aggiungere un tema caldo che va oltre il discorso generale, devo dire che vedo molte novità in arrivo sui pagamenti, perché abbiamo visto la PSD2, questa normativa per cui diventa difficile, se non impossibile, addebitare una carta senza l’ok dell’intestatario.
Ma è la punta dell’iceberg. Ci saranno sempre più evoluzioni. Da un lato legato agli automatismi di cui ti ho già parlato, ma dall’altro anche proprio legato al modo in cui si intende il pagamento. Quindi, dal bonifico istantaneo al superamento anche della carta di credito. Quindi assisteremo a un’evoluzione dei sistemi di pagamento. E questa evoluzione avrà sicuramente delle ripercussioni sull’ hospitality, perché è un settore diverso dagli altri.
Credo che Marco ci abbia fornito spiegazioni in modo molto verticale su molteplici aspetti che riguardano il mondo dei PMS e della tecnologia legata al’hospitality. Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e come dico sempre, grazie a tutti di averci ascoltato. Auguro buon lavoro a tutti i miei colleghi e un buon relax a tutti i nostri ospiti.
