30 Mag Bed & Breakfast e Extralberghiero: è boom di richieste

Un tema caldissimo attuale proprio adesso che sta partendo una stagione importantissima, approfondiamo la conoscenza di questi mercati, per certi versi, rette parallele al mondo alberghiero addentrandoci nella vastità di un fenomeno spesso sotto e mal valutato nei suoi percorsi applicativi.
Partiamo da una fredda analisi dei numeri.
In Italia ci sono circa 35.000 bed and breakfast di cui il 70% non imprenditoriale, un mercato che dà lavoro a circa 50.000 persone che trova la sua maggior collocazione al sud con ca. il 50% delle strutture mentre la restante parte si suddivide quasi in parti uguali tra il nord (30%) ed il centro (20%).
Parliamo di crescita
Il numero di questa tipologia di struttura nell’ultimo decennio ha sviluppato oltre il 35% di unità in più sul suolo nazionale arrivando ad offrire oggi ca. 190.000 posti letto.
E la legge sui B&B oggi…
Non esiste una legge nazionale unica, a livello normativo partiamo dal 1985 salvo poi delegare alle singole regioni discipline a materie attraverso proprie regolamentazioni.
Un dato spesso sottovalutato è che questa tipologia di struttura rappresenta spesso una fonte alternativa di guadagno nel pieno rispetto di alcuni paletti quali:
- Dalle 3 alle 8 camere.
- Dai 5 ai 20 posti letto.
- Permanenza massima degli ospiti tra i 30 e i 60 giorni.
- Apertura variabile fino ad un massimo di 335 giorni.
- …il tutto a secondo della regione di appartenenza.
- Il tutto per un giro d’affari di ca. 350.000.000 di €.
A modificarne molti aspetti è intervenuta la cosidettà sharing hospitality che ha creato ulteriori forme di strutture (facilmente individuabili nel codice ateco 55.20.51) come gli affittacamere, case ed appartamenti per vacanze che oggi sono oltre 120.000 con 920.000 posti letto.
Se prendiamo un colosso conosciuto come AirBnb rileviamo ca. 426.000 annunci nel periodo luglio settembre con incremento delle tariffe di vendita di oltre il 30%.
In questo anno i B&B hanno visto un aumento di ca. il 900% di richieste rispetto al 2019: è oramai evidente e sotto gli occhi di tutti la crescita dell’ extralberghiero che non può più essere considerata una congiuntura post pandemica ma un vero e proprio dato consolidato.
Alla domanda che ci viene logica sul perché di tutto questo la risposta ovvia nell’ approccio sempre più flessibile dei futuri ospiti, alla sempre più modaiola ricerca di short stay, self organized e short term, possiamo tranquillamente parlare di transizioni strutturali tese a diventare nel breve permanenti.
Numeri ed analisi fredde e veritiere che ci presentano un orizzonte in continuo cambiamento sia di mercato che di bisogni.
Come possiamo affrontarlo al meglio?
Forse non sarà semplice ma la sempre maggior possibilità di avere accesso ad una tecnologia maggiore e profonda ci consentirà di conoscere meglio sia le tendenze che i mercati che ci aspettano consentendoci di cavalcare con successo questo momento di forte transizione, certo può non essere una corsa per tutti ma la nostra ospitalità da sempre ai vertici unita alla crescita tecnologica rappresenta l’unico binomio che possiamo mettere in campo per intercettare questi nuovi mercati e bisogni trasformandoli in ospiti soddisfatti.