30 Giu Allarme carenza di personale: intervista a Marco Bianciardi
Staff shortage,
Hotel in allarme.
Hotel pieni e turisti in aumento ma trovare personale alberghiero è una sfida sempre più difficile.
Intervista a Marco Bianciardi, titolare dell'Hotel Athena di Siena
NOTE sull’ intervistato: Marco Bianciardi, titolare Hotel Athena (Siena), albergatore di seconda generazione, lavora da oltre 25 anni nel comparto turistico alberghiero. Rappresentante per Federalberghi nella qualitĂ di Presidente degli Albergatori di Siena e provincia dal 2008 al 2018 CoFondatore del gruppo IHF – Italian Hotels & Friends, piccola catena di hotel indipendenti. Impegnato da sempre per difendere i diritti della categoria, nella lotta all’abusivismo ricettivo, per il rispetto delle regole e della legge, per una OspitalitĂ professionale e di qualitĂ , tesa alla crescita turistica di Siena e di tutto il territorio toscano.Â
Ascolta l’intervista con simone puorto

Hai fretta? Salva questo articolo in PDF
Ascolta l’intervista con Marco bianciardi
Eccoci con un altro momento di condivisione. Oggi abbiamo con noi Marco Bianciardi titolare dell'hotel Athena di Siena presidente di lungo corso della federalberghi Senese, ha legato il suo nome ai più bei mandati. Oggi però vogliamo parlare con Marco, in qualità di albergatore, della situazione attuale. Quali sono i momenti più critici che vivi tutti i giorni nella tua reception?
Mah, diciamo che più che reception nello specifico direi dell’intero organico della struttura. Noi siamo alla costante ricerca di collaboratori professionali, di persone che amano questo ambiente, questo mestiere, e che vogliono lavorare all’interno di un Hotel. Questa ricerca è costante perché il bacino di utenza è limitato e ahimè negli ultimi anni abbiamo fatto veramente tanta tanta fatica. Parlo a nome mio ma questa è un’opinione condivisa con tanti colleghi e tanti amici. Noi viviamo di servizi, viviamo di persone, viviamo di contatti umani, quindi per noi il collaboratore è la prima forza motrice all’interno dell’azienda. Possiamo avere delle stanza bellissime, un albergo bellissimo, una location fantastica ma nel momento in cui chi lavora all’interno di quell’azienda non fa un lavoro con passione, con amore, con dedizione e con professionalità tutto questo si vanifica. La prima il nostro primo sforzo sulla ricerca di personale è incentrato su questo.
"Viviamo di servizi, viviamo di persone, viviamo di contatti umani: per noi il collaboratore è la prima forza motrice all’interno dell’azienda."
Diamo anche le primavere a tanti professionisti che si sono affacciati a questo comparto per la prima volta, perché noi crediamo anche nei giovani, crediamo nella possibilità di far lavorare, di creare nuove leve e nuovi professionisti del domani, Se si presentano dei ragazzi che hanno voglia di lavorare e imparare un mestiere noi siamo primi a investire su loro con la formazione, anche quando partono da zero. Non hanno magari nessuna esperienza, non hanno fatto nessuno studio, non sanno nessuna lingua. Io ho fatto altri studi nella mia vita, poi sono approdato nel mondo degli alberghi e ho iniziato a lavorare qui facendo la gavetta. E questo in parte si può ripetere anche oggi, un pò di necessità virtù come dicevo perché i professionisti formati ormai scarseggiano e i ragazzi che escono dalle scuole di settore sono pochissimi. Quindi la prima necessità da affrontare è proprio questa.
Sì questo da albergatore come Marco, lo condivido pienamente perché sono problemi con cui siamo abituati a lottare tutti i giorni. Però dai non parliamo soltanto di aspetti critici, ci sarà anche qualcosa di bello da poter condividere.
Di bello intento si può dire che si rilavora perché dopo gli ultimi due anni rivedere il riattivarsi dei flussi turistici, clienti e ospiti che ritornano nelle nostre strutture è comunque una gioia, quindi per noi, nonostante tutte le difficoltà , tornare a lavorare è veramente di soddisfazione, ci da fiducia e ci incoraggia per il futuro. Chiaramente veniamo da anni difficili, mi ricollego al discorso che facevamo prima, lo stesso staff le stesse brigate hanno sofferto tantissimo la distanza, il fermo lavorativo, la parte economica. Purtroppo infatti come molti addetti ai lavori sanno non tutti ricevevano uno stipendio e non tutti magari ricevevano la cassa integrazione regolare, quindi per loro è stato un momento faticoso. Oggi si rilavora quindi tutti ricevono nuovamente uno stipendio regolare, sono motivati e contenti di essere di nuovo in servizio e tutto questo ci trasmette nuove energie. Abbiamo avuto tanto tempo per pensare, tempo per rimettere in fila i dettagli su molti comparti e sono convinto che in stiamo attraversando adesso un momento di evoluzione. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno questo stop oltre a tante problematiche ha fornito anche la possibilità di fermarsi e pianificare meglio e concretizzando dei servizi che possano essere di un livello nettamente superiore a qualche anno fa.